locandina evento

“Venezia è un tiro di schioppo da casa mia! Sì, però non ci vado mai. Non la sento mia.”

E’ normale, non occorre essere Vicentino, credo che anche un Veneziano non riesca a sentire sua una città destinata ad essere un museo da sempre e per sempre.
Nonostante tutto ho pensato di non trovarla nelle condizioni che la si può trovare durante la feste del Redentore oppure l’ultimo di carnevale e ho accettato.
La forza l’ho trovata anche nella possibilità di trovare vecchie nuovi amici e passare una piacevole giornata, così è stato.
Fare foto a Venezia è come cercare di inventare la ruota, tuttavia non puoi sottrarti di cercare di portarne a casa un pezzo.
Sarà un pezzo uguale a tanti altri ma per quanto inflazionato sarà Venezia, così com’è e come è sempre stata.
Per noi fotografi è come una palestra, un’indicazione continua di come provare a provare ad usare un contesto.
Il ritrovo però copre tutti questi pensieri, Venezia scompare e fa da sfondo, nulla è cambiato, si rinnova solo il piacere di ritrovare e trovare amici che qTp ha scelto per me.

Come sempre é un immenso piacere che si ripercuote nel ritmo in cui incalzano le ore.
Foto, chiacchiere, un piatto, un bicchiere, un sorriso e una battuta.
E’ già ora del treno…. Al ritorno in bocca rimane un gusto buono, nella mente le battute e negli occhi quel vecchio Baires che mi sorprende sempre.
Venezia resta uno sfondo, un pensiero per LEI, anzi un clichè:

"Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità: del resto del mondo non sai più una sega, Venezia è la gente che se ne frega!" (Francesco Guccini)

Giancarlo Farina